In alcune regioni, come la Calabria, è considerato l’oro rosso, in Oriente è visto come l’afrodisiaco naturale per eccellenza: stiamo parlando naturalmente del peperoncino, molto usato in diverse cucine per dare un tocco di piccantezza ai piatti e anche di sapore in più.

Se si esagera con le dosi, però, si rischia di irritare le pareti gastrointestinali, tanto che talvolta il peperoncino rientra tra le possibili cause del bruciore di stomaco insieme ai cibi fritti, speziati e troppo grassi. Se consumato con moderazione, invece, il peperoncino fa bene, dato che ha diverse proprietà e benefici.

peperoncino

Proprietà e benefici del peperoncino

Il peperoncino, come anticipato, fa bene: è privo di colesterolo, ricco di vitamina C e di acido ascorbico, nonché di vitamine A e PP. È moderato anche l’apporto di sali minerali, calcio e fosforo. A livello di benefici si può senza dubbio ricordare come il peperoncino sia un ottimo antiossidante, espettorante, antibatterico e antistaminico e può contribuire a:

  • Migliorare la circolazione del sangue;
  • Ridurre il colesterolo;
  • Prevenire le infezioni;
  • Favorire la motilità intestinale;
  • Stimolare la vitalità dei tessuti;
  • Attivare il metabolismo;
  • Combattere la ritenzione idrica e l’ipertensione;
  • Alleviare i dolori ossei e muscolari se viene usato sotto forma di crema.

Quando conviene evitare di mangiare il peperoncino

Ma se da una parte il peperoncino fa bene, dall’altra in alcuni soggetti potrebbe creare qualche problema.In particolare, deve fare attenzione a mangiare cibi piccanti chi soffre di cistiti, reflusso gastroesofageo, ulcere, emorroidi, epatiti, gastroenteriti. Ma devono fare attenzione al peperoncino anche le donne in dolce attesa o in fase di allettamento e i bambini under 12 in quanto hanno un sistema digerente facilmente irritabile. Se si esagera con la piccantezza le mucose dell’intestino, dello stomaco e talvolta anche le vie urinarie si irritano.

I 7 tipi di peperoncino più piccanti e più famosi del mondo

Tra i tipi di peperoncino più noti per il livello di piccantezza ci sono senza dubbio:

  1. Il Carolina Reaper,originario del sud della Carolina (da cui prende il nome);
  2. Il Trinidad Moruga Scorpion, utilizzato di solito per preparare le salse piccanti;
  3. Il Bhut Jolokia o Ghost Pepper dell’India, usato soprattutto per preparare oli, salse e aromi per il cioccolato fondente dato che ha un retrogusto dolce e fruttato;
  4. L’indiano Naga Morich, dalle note fruttate e aromatiche;
  5. L’habanero rosso e l’habanero chocolate;
  6. Il peperoncino Jalapeno, molto usato nella cucina messicana e americana;
  7. Il pepe (o peperoncino) di Cayenna, consumato principalmente in polvere sia per primi che per secondi piatti.

Come smorzare la piccantezza del peperoncino

Chi volesse mangiare un pizzico di peperoncino ma teme il livello di piccantezza può adottare dei piccoli accorgimenti, come bere un bicchiere di latte o di vino o mangiare una fettina di formaggio o un cucchiaino di yogurt o di salsa di yogurt. Inoltre, per evitare il classico bruciore sulle dita o la lacrimazione, effetti causati dai tipi di peperoncino troppo piccanti, è sufficiente lavare le mani dopo averli tagliati o utilizzare dei guanti in lattice mentre li si maneggia.

Gli usi del peperoncino, dalla cucina alla cosmesi

Il peperoncino non è solo una spezia da utilizzare per dare piccantezza a vari piatti, ma è anche l’ingrediente protagonista di conserve, sughi, creme alimentari, oli, tinture, balsami, creme antinfiammatorie, stick per labbra, maschere per il viso, impacchi e tanto altro.

Insomma, quando si parla di peperoncino non bisogna limitarsi a trattarne l’utilizzo in varie ricette culinarie, ma ricordare quanto in realtà sia usato anche in cosmesi e in campo medico per le sue azioni antinfiammatorie, antibatteriche e antiossidanti.

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ultimo aggiornamento: 03-02-2023


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